martedì, novembre 28, 2006

emo danger





quello che cambia tutta la prospettiva è la colonna sonora. stavolta la lascio a voi.
love, aidi

mercoledì, novembre 22, 2006

ma pensa te

uno dovrebbe pure studiare almeno, dico almeno il giorno prima di un esame. ma trovando certi video è ovvio che scappi di testa!!!
(se individuate me e/o il fero in atteggiamenti sconvenienti siete pregati di farlo presente ;P)

domenica, novembre 19, 2006

so come on!



ora.
mettevi nei miei panni.
un fine settimana ad altissima tensione. i cavi elettrici non sono che un giochino divertente a confronto.
ma alla fine poi cos'è che si va cercando? cos'è tutta questa smania di non essere felici, di trovare sempre il modo per complicarsi la vita? ah già, la felicità è la malattia degli imbecilli.
e allora una fiala di imbecillità per tutti.
o una flebo di eutanasia.

con il cuore, aidi

.it hurts

sabato, novembre 18, 2006

you know.



serviranno acrobazie.
la tempesta lenta sale.

giovedì, novembre 16, 2006

untitled



sono qui a dire che i miracoli esistono.
che di cancro non si muore sempre.
che una donna con quattro figlie dai tre ai quindici anni ce l'ha fatta.
che i medici, di tanto in tanto, fanno il loro lavoro al meglio.
perchè non ho fede. ma so che un disegno c'è.
quello di oggi mi sembra particolarmente rosa.

sabato, novembre 11, 2006

brigitte

donne sexy così non ne fanno più.

ode a Manopola

La grande e gloriosa rivoluzione non è stata né romantica né scientifica, né bolscevica né fascista, né strutturalista o esistenzialista: la grande rivoluzione è stata “manopolare”.Sì, avete capito bene, “manipolare”.
Ora, immaginatevi cosa ne sarebbe della nostra amata cultura post moderna se qualcuno non avesse iniziato ad applicare manopole e spie luminose su ogni oggetto da noi curato, usato e abbandonato.
Pensate alle classiche figure del teatro nostro, a come sarebbero destinate a perire se improvvisamente entrasse in scena uno stralunato “mangiatore di manopola” :
il nostalgico- romantico perderebbe stile nel sintonizzare la propria radio d’epoca, se questa non fosse fornita di quei grossi occhioni sbilenco-paralleli;
l’”idolo soldato” non potrebbe giocare alla sua guerra tecnica con la precisione di un chirurgo svizzero ma, al contrario, con l’approssimazione delle affermazioni di Jack detto Etil’ico;
la “stazione del gioco” risulterebbe meccanica e noiosa, il sermone del politico, con votazione annessa, stranamente chiaro e fruibile ma, soprattutto, il nostro personaggio preferito, lui, proprio lui, il nostro “MUSICISTA SONICO” sarebbe improvvisamente spogliato del suo fascino noir. Ve lo immaginate come si ritroverebbe smarrito se fosse privato di quell’esercito di spie “non sense” e pedali invitanti che ricoprono abitualmente la sua zona d’azione? Il suo sfrenato impulso sessual-narcisista non avrebbe via di sublimazione alcuna e si manifesterebbe in maniera inevitabilmente diretta e pornografica. Lo show sarebbe monco, incompleto, come una luna a metà, mentre la vita del musico sarebbe eretta e non più tenebrosamente china.
Vi chiedo dunque di rendere onore alla manopola e al suo inventore, Edgarg Mano’p’ol, di sostituirlo a quei simboli totemici che vi ostinate ad adorare e di innalzare edifici a lui dedicati, costruiti categoricamente a forma “manopolare”.*
Detto ciò auguro una buona manopola a voi, una vita felice e rapporti fecondi.
Io torno a sublimar desideri chino sui miei piccoli e colorati pedali d’azione.

* MANOPOLARE: dicesi “manopolare” forma sinuosa e circolare dedita non solo all’armonia in sé, ma anche alla valorizzazione della “ luminosità spiale”. Tale obiettivo è perseguito con la presenza in tal forma di riti danzanti pregni di polvere di stella.

(MAX,SONO IL MAX, IL MIO ACCOUNT NON FUNZIONA.COLPA DELLA MANOPOLA)

giovedì, novembre 09, 2006

stefano e giovanni lindo



e quindi in un mercoledì qualunque, ci si ritrova ad ascoltare messer benni che racconta degli scritti parlati ed invita a leggere ad alta voce, con tono, colore ed emozioni. scopro poi l'incipit de 'I fiori blu' che un biologo forse morto da cavia mi scrisse tanto tempo fa. prodigi.
la serata si conclude con un ferretti che più che 'Reduce', sua autobiografia, presenta proprio se stesso, a metamorfosi avvenuta, con tanto di elogio al santo padre e anellone con l'effige della madonna addosso.
mah.
quel che è certo è che la vodka non la vedevo da un po'. gli shortini del centro, le scalette del duomo affollate, la salita di via dei priori e i meglio profumi pure.
e mi hanno trovata spiazzata.

mercoledì, novembre 08, 2006

perchè non fumi?

- Cè un perchè si fuma e un perchè non si fuma.
- Ma tu perchè non fumi,BARTOLOMEO?
- Bart! quante volte te lo devo dire. Il mio nome è B-A-R-T.
E poi non fumo perchè non sopporterei di vedere un film al cinema senza fumare, se fumassi.
Quindi non fumo. Comunque grazie, erano anni che aspettavo che qualcuno mi facesse questa domanda.
E' brutto avere una risposta pronta e nessuno che ti faccia mai la domanda giusta.
Ora possiamo fare l'amore?

(sarà stato questo?)

martedì, novembre 07, 2006

il pianeta rosso.

lunedì, novembre 06, 2006

remember...



lunedì: frittura mista, tramonto sul lago.
martedì: due ore di lezione, cinque di treno, la nebbia in val padana, il suicida sui binari, la pasta al forno, piazza delle erbe, foto, abbracci, il divano ikea.
mercoledì: sveglia con il migliore dei mieli, altre quattro ore di treno, casa. profumo di legna.
giovedì: la nonna. milioni di aperitivi, angela's '''friends''' list, fulvio&anto, picchio.
venerdì: la legna brucia. senza parole.
sabato: amsterdam, la serata peggiore della mia vita.
domenica: dieci ore di treno, gente disperata. 'cari prodigi sul tardi'
lunedì: little razorblade.

-i Van Halen
- la prima sega
- la vicina di casa, un travestito ai più noto come Lola che Mia madre chiamava Antonio con nostro sommo sbigottimento
- Jarmila Kratochivilova
- il Toblerone, qualcuno sa perché
- una scritta degli ultras della Reggiana dopo il raid aereo americano su Tripoli negli anni ottanta.
Diceva: "grazie Reagan, bombardaci Parma"
- e poi la nostra meravigliosa toponomastica:
Via Carlo Marx
Via Ho Chi Minh
Via Che Guevara
Via Dolores Ibarruri
Via Stalingrado
Via Maresciallo Tito
Piazza Lenin a Cavriago
E la grande banca non più locale con sede in
Via Rivoluzione d'Ottobre
- e infine il mio quartiere, dove il Partito Comunista prendeva il 74% e la Democrazia Cristiana il 6%

giovedì, novembre 02, 2006

little italy

me ne sono stata due giorni in lungo e largo per l'italia e quello che sento è che siamo un popolo che mi piace. la r morbida dei veneti, quella sottolineata dei siciliani, la g al posto della c nei perugini, la cadenza dei romani e l'impossibilità di terminare le parole con una consonante dei toscani.
se il mondo lo sapesse...