i'm on my way
sono arrivata in un pronto soccorso, ho perso un polmone per consegnare dei fiori, ho pianto, ho riso, ho avuto paura, ho incontrato gente a fermate dell'autobus, in lavanderie, su treni regionali e in interminabili attese vicino a una bomba, a cene con tanto arrosto, tanto fritto e tanto fumo. ho ballato, ho sudato, ho avuto freddo, ho mangiato cinese, africano, milanese e trentino. ho bevuto ogni sorta di vino, aperitivo, amaro, minestrone e succo, ho visto film degni dell'oscar del trash, la slovetia e il guru del sesso. ho sperato che la danimarca non fosse lontana, che la luna si scordasse il suo moto e che non uscisse l'elettrochimica. ho sognato di perdermi in un canyon senza tesi e di prendere il sole in california e di vedere il gatto con il paracadute. ho visto la persona migliore del mondo e l'ho avuta. ho pensato che sono felice e ho smesso di avere paura.