sabato, febbraio 17, 2007

rette di calibrazione



uno fa un'analisi.
deve scoprire quale e quanto inquinante c'ha, per esempio, in una tisana.
allora si mette a fare dei campioni e li confronta con certi standard. di qui capisce che inquinante ha.
a quel punto crea una retta di calibrazione e valuta l'errore. dopodichè si ricava pure la concentrazione di inquinante. tutto qua.

statistica.

quand'è che si impara a calcolare di quanto le proprie valutazioni sulle persone si discostano dalla retta?
come si ricava il coefficiente di correlazione di un rapporto umano?
e qual è la dose minima giornalira tollerabile di inquinamento mentale?

4 Comments:

At 17 febbraio, 2007 15:31, Blogger jack said...

belle domande...

 
At 17 febbraio, 2007 21:05, Blogger ngl85 said...

ma la domanda fondamentale è: belle quelle gambe a che ora aprono????
ricordati che la vita è esagonale!!

 
At 18 febbraio, 2007 00:11, Blogger Erik, il Vikingo said...

La scienza è sperimentazione, deduttiva, non induttiva. Prova, se ti fa male vuol dire che la dose è sbagliata, e la correggi.
Il grave che a volte non basta una vita per capire qual'è la dose giusta. Quindi: su col morale.

 
At 20 febbraio, 2007 11:46, Blogger R. said...

Avevo lasciato uno splendido commento da maestrino l'altra notte. Poi prima di pubblicarlo mi ha squillato il telefono e sono inciampato nel cavo dell'alimentazione. Il risultato è che ho guadagnato un'ottima occasione per stare zitto!

 

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