martedì, febbraio 06, 2007

bye bye bombay.



a dire il vero la canzone voluta era questa:

La tua primavera è un incubo
in cui lo stato cede alla pornografia
il niente e il niente da distinguere
finchè poi non sai più cosa sentire

pensi di avere un credo
poi lo adatti a quello che sei

e come può il mio amore essere limpido
se è la mia nazione che l'inquina
so come un uomo deve decidere
ma ora non so più cosa sentire

ti ritrovi sulle labbra
a giustificarti quel che sei

anche odiare è un diritto, sai?

la tua primavera è un incubo
disobbedire acquista un senso in più

(ma in sinergia funzionano pure meglio:
"nn si può giocare con il cuore della gente
se non sei un professionista, molla pure")